mercoledì 4 aprile 2012


COMUNICATO STAMPA

ROMA, ENNESIMO CASO DI VIOLENZA SULLE DONNE: IN CRESCITA STUPRI E STALKING

Si è concluso il “Progetto Donna”, realizzato da Codici con il contributo della Regione Lazio: un’iniziativa di prevenzione e contrasto psico-legale contro gli abusi e le violenze

Oggi la notizia dell’ennesimo episodio di stalking: si conoscono sul lavoro, lui, bengalese di 30 anni, comincia a corteggiare la donna, che però non è interessata. Allora cominciano le molestie, le persecuzioni morbose, gli appostamenti sotto casa. Per lei invece, nonostante le denunce, comincia il terrore. Ieri il giovane è stato arrestato per stalking, mentre la vittima, a causa del suo stato di ansia, è dovuta ricorrere alle cure sanitarie del più vicino ospedale.
Purtroppo questo non è un caso isolato: secondo gli  ultimi dati Istat, in Italia una donna su tre è stata vittima dell'aggressività di un uomo. Sono 6 milioni e 743 mila le donne che hanno subito violenza fisica e sessuale (nel 2011 ne sono state uccise 128, dieci in più dell’anno prima).

Secondo le dichiarazioni rilasciate dal Procuratore Aggiunto Maria Monteleone all’Agenzia Dire, inoltre, Roma in particolare si caratterizza per la drammaticità dei suoi trend di crescita: nel 2011 le violenze sessuali aumentano del 34,42%, mentre gli atti persecutori crescono del 16%. Nello specifico, gli stupri passano da 430 casi nel 2010 a 578 nel 2011, mentre le denunce per lo stalking passano da 932 a  1.084.
Il fenomeno sta registrando una tragica crescita, come testimoniato anche dalle 1.279 donne accolte nell’ultimo anno dai centri antiviolenza gestiti dalla Provincia di Roma.

Codici da tempo si occupa di stalking, accogliendo le vittime di molestie, garantendo loro consulenza e supporto legale. I casi seguiti dall’associazione raccontano di diverse tipologie di vittime: ci sono le donne di mezza età, con figli, che concluso un rapporto di convivenza non sanno come gestire telefonate insistenti e morbose, appostamenti e molestie.  Poi ci sono ragazze più giovani, tra i 30 e i 40 anni, che hanno a che fare con ex fidanzati che non accettano la separazione, diventando così insistenti da incutere timore. Ci sono anche casi di donne in condizioni di squilibrio psicologico e forte debolezza, che diventano prede facili di uomini violenti e ossessivi.
La maggior parte dei casi sono donne, anche se non mancano, a volte, casi di uomini che subiscono violenze e pressioni psicologiche da parte di altri uomini.
Il tratto che purtroppo accomuna le vittime è la paura: spesso, al coraggio di prendere un appuntamento con l’avvocato, che si richiede esplicitamente di genere femminile, a volte non consegue la forza di presentarsi all’incontro. Le vittime, inoltre, entrano frequentemente in stati di ansia e di vera e propria depressione, sentendosi impossibilitate a vivere una vita normale.

Con riguardo a quanto appena detto, si è da poco concluso il “Progetto Donna” di Codici, realizzato con il contributo della Regione Lazio: un’iniziativa di prevenzione e contrasto psico-legale contro gli abusi e le violenze al genere femminile. Il progetto si è proposto di sviluppare una rete informativa di facile e veloce accesso, che attraverso un intervento concreto sul territorio ha favorito un servizio immediato di aiuto per la donna vittima di abusi.
In particolare, l’associazione si è occupata delle seguenti attività:

  • ·        disponibilità all’ascolto,
  • ·        consulenza legale sia extra giudiziale che giudiziale,
  • ·        diffusione di informazioni sulle modalità per ottenere l’accesso al gratuito patrocinio,
  • ·        implementazione di un percorso di effettiva tutela dei diritti delle donne interessate,
  • ·        attivazione di una rete di relazioni positive, che vanno da quelle con le associazioni, gli enti pubblici e privati esistenti sul territorio regionale, predisposti già da tempo per permettere alle donne bisognose di trovare alloggi di emergenza e per prestare loro un aiuto economico immediato.


Codici ricorda a tutte le vittime di stalking che l’associazione continua ad occuparsi della problematica, mettendo a disposizione il blog http://sportellodonnalazio.blogspot.it/ e lo sportello di via Einstein 34 – 00134 Roma, contattabile all’indirizzo e-mail  sportello.codici@codici.org oppure chiamando lo 065571996 dal lunedì a venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00.

“Si percepisce un chiaro aumento dei reati di violenza contro la persona, soprattutto contro le donne – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - Questo trend va fermato con azioni di prevenzione e sostegno alle vittime: motivo per cui abbiamo portato avanti  il Progetto Donna del Codici”.
Roma 3 aprile 2012

Susanna Ficara
Dipartimento Comunicazione Codici, Centro per i Diritti del Cittadino

La rassegna Stampa(clicca sul nome delle testata per leggere l'articolo):
Globalist Syndication 


WOMEN AT WORK (PARTE SECONDA)

Si è conclusa il 09 marzo la 56esima sessione programmatica della Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione delle Donne (CSW), ai lavori hanno partecipato stati nazionali, associazioni non governativi, organizzazioni internazionali, gruppi regionali ed agenzie delle nazioni Unite. La commissione non ha adottato conclusioni condivise circa il priority theme, altrimenti detto area prioritaria, "L'empowerment delle donne rurali e il loro ruolo nella lotta alla povertà e alla fame, lo sviluppo e le sfide attuali". Sul sito della Commissione è possibile trovare dei documenti anticipatori rispetto alle risoluzioni adottate; dopo una lettura dei documenti presenti on line ci è sembrato degno di particolare nota l'invito agli stati ed alle organizzazioni ad includere nei loro progetti di sviluppo azioni rivolte all'abolizione del matrimonio forzato in giovanissima età, rivolti altresì alla tutela in ambito sanitario della donna nel momento in cui questa è in stato di gravidanza, anche in termini di autotutela. E' stato inoltre nuovamente messo in evidenzia il problema della registrazione anagrafiche nei paesi in via di sviluppo o sottosviluppati  affinché venga creato un sistema di registrazione delle nascite e dei decessi  e che venga conservato dalle pubbliche amministrazioni locali, così che la comunità internazionale e gli analisti possano aver più fonti su cui analizzare, a più livelli, il tasso di mortalità delle donne durante il periodo di gestazione. La 56esima sessione programmatica ha inoltre rinnovato   formalmente i contenuti e le proposte fatte alla Conferenza di Pechino "Indigenous women: beyond the ten-year review of the Beijing Declaration and Platform for Action" ponendo così   l'attenzione sulla valorizzazione delle tradizioni per il reinserimento delle donne indigenti all'interno del mercato del lavoro e per la crescita famigliare.
Il tema del prossimo anno per la57esima sessione programmatica della Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione della donna (CSW) sarà "L'eliminazione e la prevenzione di ogni forma di violenza di genere contro le donne e le ragazze"
Tutti i documenti sono scaricabili a questo link.