martedì 28 febbraio 2012


 
  WOMEN AT WORK
E' iniziata ieri 27 febbraio 2012 e proseguirà fino al  9 marzo 2012 la 56esima Sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione delle Donne (CSW).  Ogni anno viene definita una area prioritaria (priority theme), quest'anno sarà "L'empowerment delle donne rurali e il loro ruolo nella lotta alla povertà e alla fame, lo sviluppo e le sfide attuali". Oltre all'analisi e la discussione sul priority theme viene poi preso in riesame il tema princiaple della precedente discussione, in particolare si tratta del  "finanziamento dell’eguaglianza di genere e dell'empowerment delle donne", il tema emergente sarà invece "Il coinvolgimento dei giovani nella promozione dell’eguaglianza di genere". Le tematiche che verranno quindi affrontate saranno la politica delle pari opportunità, l'adozioni di risoluzioni sulla mortalità materna, sulla diffusione dell'HIV, sulle mutiliazioni genitali femminili, sulle questioni di genere in relazioni ai disatri naturali e last but not least il coinvolgimento delle nuove generazioni rispetto alla diffusione della cultura dell'eguaglianza di genere. Noi di Sportello Donna seguiremo  i lavori della CSW e vi aggiorneremo relazionadovi sul documento finale che verrà elaborato. 
Un evento parallelo, “La messa al bando mondiale delle mutilazioni genitali femminili: dalla Decisione dell'Unione Africana a una Risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite”, organizzato da Non c’è Pace Senza Giustizia insieme alla Coalizione Ban FGM, ha portato ieri in auge la questione spinosa delle mutilazioni genitali femminili, lanciando una petizione on line per chiedere all’Onu la messa al bando universale di quella “pratica crudele che ogni giorno miete 8000 giovani vittime”, la petizione è disponibile sul sito di Non c'è pace senza Giustizia. Ai lavori ha partecipato anche il Ministro Elsa Fornero che ha rilasciato  un'intervista  a Rampini de "La Repubblica", proprio nel giorno in cui venivano resi noti i dati Eurostat sui salari degli italiani classificandoli tra i più bassi in Europa. Il ministro ha reso noto nell'intervista che un intero capitolo della sua riforma al mercato del lavoro sarà dedicato alle donne, per combattere discriminazioni. La Fornero nell'intervista dichiara inoltre che  vigilerà  affinchè il concetto di  flessibilità non contenga appunto elementi di discriminazione, verificando che non si configurino come assenze ingiustificate le assenze per maternità.
 Oggi abbiamo voluto aggiornarsi rispetto ad un appuntamento importante per tutte le donne nel mondo come l'annuale sessione del CSW, nella quale vengono identificate le sfide e formulate le politiche  per promuovere la parità dei generi e l'empowerment  delle donne in tutto il mondo ma abbiamo voluto anche lanciare uno sguardo anche ai problemi di "casa nostra".  




venerdì 24 febbraio 2012

APPROVATA IN COMMISSIONE SANITA' LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE PER PREVENIRE E CONTRASTARE LO STALKING 

Vi avevamo promesso che vi avremmo informato costantemente sulla porposta di legge "Misure per prevenire e contrastare l'insorgenza dello Stalking" e così facciamo. Ieri la Commissione Sanità della Regione Lazio ha approvato all'unanimità la proposta di legge accogliendo anche due emendamenti.
La proposta legge, come ricordato in una nota stampa dal Presidente della Commissione Alessandra Mandarelli, poneva in capo alle ASL l'istituzione dei servizi antistalking. La proposta approvata ieri ha allargato la previsione anche ai Centri antiviolenza e alle strutture già presenti sul territorio, in coerenza con il piano socio-assistenziale regionale e con il piano sanitario regionale. Potranno inoltre essere offerti anche servizi antistalking in collaborazione con le organizzazioni senza fini di lucro. 
Sono stati infine approvati anche due emendamenti proposti dal Consigliere Antonio Paris (Gruppo Misto), l'uno a favore delle vittime  e l'altro per il recupero dei persecutori. 
La Proposta di legge così come approvata in Commissione sanità, permetterà lo sviluppo dei servizi territoriali antistalking anche di quelli già esistenti e promuoverà il coinvolgimento di Organizzazioni senza fine di lucro per l'assistenza delle vittime ma anche per il recupero dei persecutori. Alla Regione spetterà quindi la "promozione ed il monitoraggio di progetti integrati di prevenzione e di comunicazione sul reato", come dichiarato dalla Consigliera Isabella Rauti (PdL).
Vi ricordiamo che se credete di essere vittima di reato di Stalking potete rivolgervi al nostro sportello:
Dal Lun al ven dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle ore 19
Via Einstein 34 - Roma (Zona Marconi)
Tel 065571996 
Email: segreteria.sportello@codici.org

giovedì 23 febbraio 2012

CONCORSO LETTERARIO AL FEMMINILE ALLA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Il Caffè Letterario della Casa Internazionale delle Donna ha indetto il concorso  "Incontrarsi". Il concorso letterario si propone di dar voce alle donne native o residenti nella Provincia di Roma incoraggiandone appunto "l'incontro", da qui il nome del progetto. Incontro dunque, come momento di conoscenza reciproca e di scambio attraverso la comparazione di vari punti di vista sul nostro mondo comune, proponendosi di dar voce alle donne di seconda generazione, alle migranti, e di chi è nata  e vissuta qui da sempre. 
Abbiamo scovato questo concorso sul web e con piacere aiutiamo a  divulgare l'informazione. Ricordiamo a tutte quelle donne che volessero partecipare che il concorso scadrà il 31 marzo 2012.
Clica qui per conoscere il bando:

mercoledì 22 febbraio 2012


 QUOTE ROSA - COMUNE DI ROMA - LA DECISONE DEL TAR

Vi aggiorniamo sulla vicenda "quote rosa - Comune di Roma". Due giorni fa anticipavamo che oggi ci sarebbe stata l'udienza del Tar Lazio sul ricorso presentato da alcune consigliere d'opposizione per il mancato rispetto delle quote rosa nella Giunta Alemanno. La II sezione del TAR Lazio ha fissato un'ulteriore udienza per decidere direttamente nel merito rispetto al ricorso. Il ricorso quindi prosegue il suo iter nonostante il primo cittadino abbia  compiuto un mini rimpasto  proprio lo scorso giorno,  con la nomina di  Lucia Funari alla guida dell'Assessorato alle Politiche del Patrimonio e della Casa. Rimpasto forse, compiuto proprio in vista dell'udienza di oggi. 
Il ricorso resta in piedi, disattendo probilmente le aspettative della Giunta Capitolina, I legali delle ricorrenti hanno inoltre fatto sapere che chiederanno inoltre che il Comune dia condannato a pagare le spese.
Noi di Sportello Donna continueremo a seguire la vicenda ed informarvi costantemente.
FONTE Ansa; http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/lazio/2012/02/22/visualizza_new.html_102408494.html

martedì 21 febbraio 2012

LA TUTELA DEL PERIODO DI GRAVIDANZA IN RAI... 
Proprio ieri parlavamo delle "quote rosa" mentre sul web rimbalzava la notizia della denuncia di una clausola contenuta  punto 10 del contratto delle  lavoratori atipici nell'azienda RAI Radio Televione Italiana, dal  gruppo di coordinamento dei giornalisti precari di Roma, Errori di Stampa. Tale punto recita: "In caso di sua malattia, infortunio, gravidanza, causa di forza maggiore, o altre cause di impedimento insorte durante l’ esecuzione del contratto, Ella dovrà darcene tempestivamente comunicazione. Resta inteso che, qualora per tali fatti Ella non adempia alle prestazioni convenute, fermo restando il diritto della Rai, di utilizzare le prestazioni già acquisite, le saranno dedotti i compensi relativi alle prestazioni non effettuate. Comunque, ove i fatti richiamati, impedissero a nostro parere, il regolare e continuativo adempimento delle obbligazioni convenute nella presente, quest’ ultima potrà essere da noi risoluta di diritto, senza alcun compenso o indennizzo a suo favore".
L'interpretazione della norma appare chiara per Errori di Stampa; la RAI  si riserva di poter valutare l'incidenza dell'eventuale gravidanza in termini di produttività lavorativa e nei in casi in cui la giudicasse compromessa si riserva la facoltà di sciogliere il contratto.
Ovviamente  a seguito della denuncia sono state molte le dichiarazione da parte  dei maggiori Sindacati, tra i quali  troviamo la Camusso-segretario della CGIL, Bonanno - segretario della CISL  e più in generale politici di destra e di sinistra. La direttrice generale dell RAI, Lorenza Lei ha dichiarato di dare incarico per valutare le modifiche a tale clausola. 
Mentre in Europa si cerca di trovare un accordo comune  che vincoli i paesi membri  a rendere obbligatoria per legge la presenza femminile in incarichi chiave nelle maggiori azienze (quelle quotate in borsa), in Italia le lavoratrici precarie non sono tutelate neppure in una delle più grandi azienda nazionali. Le donne sono ancora  costrette a scegliere tra il lavoro e la possibilità di avere una bambino. 
Non sappiamo se, come ci auriamo, il "punto 10" verrà modificato ma possiamo aggiungerci alle voci di quanti chiedono l'introduzione, in tutte le tipologie di contratti di lavoro, di clausole che  tutelino la donna e si eliminino certe anacronistiche norme capestro.
Copia del contratto incriminato





     
Fonte;ERRORIDISTAMPA http://erroridistamparm.blogspot.com/2012/02/lettera-di-eds-lorenza-lei-cancellare_20.html

lunedì 20 febbraio 2012

QUOTE ROSA - DIBATTITO IN CORSO

In Italia è entrata in vigore lo scorso agosto la legge 120/2011 che rende obbligatorie le quote rosa in tutti gli organi di amminstrazione e di controllo delle società quotate in borsa. Questo provvedimento allinea l'Italia a paesi come la Norvegia, la Francia, la Spagna e l'Olanda, stabilendo che i cda di tale aziende siano composti per almeno un quinto da donne dal 2012 e dal 2015 la quota dovrà essere aumentata ad un terzo. A tal proposito proprio poche ora fa, è stato dato il via libera anche dalla CONSOB alla completa attuazione di della modifica introdotta al Regolamento Emittenti  che stabilisce nel dettaglio le modifiche statutarie che devono essere apportate per garantire una partecipazione equilibrata tra generi. 
Proprio qualche giorno fa a Bruxelles in un dibattito pubblico,  il Ministro del Welfare Elsa Fornero, annunciava l'intenzione di estendere le quote rosa anche nei consigli di amministrazione delle società a controllo pubblico ed a istituzione politiche.L'ipotesi di imporre a livello UE le quote rosa sembra però molto lontana, vi sono infatti paesi che si sono pronunciati contro tali quote (Gran Bretagna, Slovacchia, Lituania e Lettonia).
La questione delle "quote rosa" apre infatti un serrato dibattito; tutelano la donna concendole opportunità per troppo tempo negate oppure sono invece lesive dell'intelligenza femminile mettendo in dubbio capacità e competenze riconosciute solo "attraverso la legge"? 
A tal proposito vorremmo evidenziare cosa sta accedendo nella giunta romana dallo scorso luglio. Lo Statuto del Comune di Roma riconosce all'art 5 il "Principo delle Pari opportunità in materia di Nomine". Il TAR del Lazio ha accolto i ricorsi proposti dai Verdi di Bonelli, dalle consigliere comunali di Roma di Pd e Sel Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni, e dalle consigliere di Parità della provincia di Roma e della regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli e nello scorso 15 luglio ha emesso la sentenza di annullamento della giunta comunale per mancato rispetto delle "quote rosa". A seguito della sentenza Alemanno fu costretto ad emettere un'ordinanza in cui assegnava più poteri a Sveva Belviso, vicesindaco, ed ad Rosella Sensi, assegnata ai Grandi eventi. A settembre la consigliera alla Parita' della provincia di Roma, Francesca Bagni, la consigliera alla Parita' della Regione Lazio, Alida Castelli, e le consigliere del Comune di Roma del Pd, Monica Cirinna', e di Sinistra e liberta', Maria Gemma Azzun depositano presso il TAR Lazio un nuovo ricorso sostenendo che i provvedimenti presi da Alemanno sono insufficienti per garantire le cosiddette quote rosa all'interno della giunta capitolina. Mercoledì vi sarà l'udienza ed Alemanno  è giunto alla decisione di sostiture Alfredo Antoniozzi con Lucia Funari alla guida dell'Assessorato alle Politiche del Patrimonio e della Casa e a nominato Ester Mieli  portavoce del sindaco di Roma.
La vicenda romana è significativa; un ente si autodisciplina in tale ambito riconoscendo egualità di opportunità a uomini e donne salvo poi non essere in grado di garantire il rispetto della norma che si è autoimposto. Non sarebbe opportuno invece che il Parlamente desse chiare direttive in tale ambito? Perchè le donne del terzo millennio non riescono ad conquistare autonomamente incarichi dirigenziali e politici?  Speriamo nell'apertura di  un sincero dibattito pubblico che coinvolga la società civile non solo sull'eventuale normativa in questo senso ma anche sulle tutele della donna nel posto di lavoro. E voi come la pensate?
Fonti:
Ansa http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/europa/2012/02/17/visualizza_new.html_101426193.html
Corriere della Sera http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_febbraio_20/rimpasto-rosa-giunta-alemanno-1903359837308.shtml
Delibera CONSOB http://www.consob.it/main/documenti/bollettino2012/d18098.htm

giovedì 16 febbraio 2012

 DIRITTI DELLE DONNE - SITUAZIONE IN ITALIA

Copertina del Rapporto "30 anni Cedaw"
Le donne italiane ancora oggi  sono vittime di discriminazioni e forma di violenza. Nel lontano giugno del 1985 l'Italia ratificò facendone propri tutti gli effetti, la "Convenzione sull'Eliminazione di ogni forma di Discriminazione contro le Donne" impegnandosi così ad uniformare la proria legislazione ai principi fondamentali espressi nella Convenzione per ciò che concerne la tutela delle donne in materia di lavoro, di maternità e di parità fra i coniugi. Parte dei contenuti della Convenzione sono stati comunque disattesi in Italia. Come tutti sappiamo esistono per le donne discriminazioni nel welfare, nei diritti sessuali e nella salute riproduttiva. Un gruppo di ONG e studiose hanno stilato un "Rapporto Ombra" in merito allo stato di attuazione da parte dell’Italia della Convenzione ONU per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione nei Confronti della Donna (CEDAW). Il rapporto analizza punto per punto i vuoti normativi nella legislazione italiana. A seguito della pubblicazione del  "Rapporto Ombra" il Comitato Onu incaricato di vigilare sull’applicazione della convenzione internazionale Cedaw, ha lavorato per sei mesi per stilare il suo rapporto sulla situazione dei diritti delle donne in Italia e invitarla a prendere opportuni provvedimenti. Il Comitato ha per prima cosa denunciato  la rappresentazione della donna quale oggetto sessuale e per gli stereotipi circa i ruoli e le responsabilità dell’uomo e della donna nella famiglia e nella società. Tale rappresentazioni minano la posizione sociale della donna emarginandola in una posizione svantaggiata nei più disparati settori. In Italia infatti il numero delle donne parlamentari è tra i più bassi in Europa e nel mondo, stessa cosa negli ambienti accademici, nonstante le donne rappresentino il 58% dei laureati italiani solo il 12% dei professori ordinari è rappresentato da donne, per non parlare dei dati inerenti la violenza maschile domestica o non, sulle donne. Il Comitato ha invitato quindi il Governo Italiano ad attenersi alla convenzione mondiale ed ad invitano ora il nostro Paese a ratificare quanto prima la Convenzione del Consiglio d’Europa siglata ad Istanbul l'11 maggio del 2011 e ancora né firmata né ratificata dall'Italia. La ratifica di questo documento sarebbe molto importante perchè questo nuovo trattato è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza. Il Comitato invita inoltre lo Stato Italiano fornire maggiore assistenza in  termini sanitari, logistici e psicologici a quelle donne che decidono di scappare dalla violenza o denunciare abusi e soprusi. 

Fonte: Diritto di Critica http://www.dirittodicritica.com/2012/01/19/onu-italia-pari-opportunita-33336/

Per approfondimenti:
Rete Pari Opportunità  http://www.retepariopportunita.it/DefaultDesktop.aspx?page=3099
Rapporto Ombra Completo http://www.retepariopportunita.it/Rete_Pari_Opportunita/UserFiles/ONU/RapportoOmbra_versioneitaliana.pdf
Convenzione ONU per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione nei Confronti della Donna (CEDAW) http://www.un.org/womenwatch/daw/cedaw/
Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza nei confronti delle donne http://conventions.coe.int/Treaty/EN/Treaties/Html/210.htm

martedì 14 febbraio 2012

Whitney Houston e Bobby Brown
Una delle più belle voci femminili della scena musicale mondiale è morta qualche giorno in hotel di Beverly Hills. La carriera della cantante è stata costellata di grandi successi ma anche indosolubilmente legata ad eccessi di droga. Alla notizia della morta della Houston vi è stata una rivolta dei suoi fans sul web e su tutti i social network, questi hanno accusato il suo ex compagno Mr Brown di averla "uccisa" istigandola ad una vita di eccessi e sgregolatezze. Non siamo i primi sul web a parlare quindi del rapporto "corrotto" tra la Houston e l'ex marito che faceva della cantante una vittima al punto da generare in lei comportamenti autolesionistici, tali comportamenti  sono infatti comuni tra le persone che assumone regolarmente droghe. Ci chiediamo quindi se  in questo caso e in altri casi, molto più frequentemente di quanto non ci si potrebbe aspettare, non abbia influito il rapporto con l'ex marito anch'egli tossocomane. Esistono rapporti corrotti, malati nei quali l'uno trasciana nelle proprie nevrosi, abusi e violenze l'altro? Sono molti gli studiosi che hanno concentrato i loro studi sull'analisi dei rapporti tra i generi e sulle conseguenze di relazioni patologiche. Qui non vorremmo riproporvi sinteticamente l'analisi finale dei loro studi  ma chiedervi se secondo voi la mancata denuncia di reati all'interno delle mura domestiche non abbia origine proprio in questi rapporti deviati. Quanto all'interno di una relazione si è in grado di sopportare per amore, per paura o per qualsiasi altro sentimento?   Oppure come mi è capitato di leggere nel commento ad un post del blog 27ora di corriere.it  siamo come moderne Catherine Earnshaw, l'eroina di Cime Tempestose, vittime di noi stesse  e delle nostre paure ed incapacità?

lunedì 13 febbraio 2012


AL VIA L'ITER LEGISLATIVO PER LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SULLO STALKING

L'art 612/bis del Codice Penale prevede l'isitutizione del reato di stalking. Sebbene questa tipologia di reato risulti essere di competenza esclusiva dello Stato in quanto rientrante nelle norme in materia di competenza sulla sicurezza art 112 della Costituzione, un approccio multidisciplinare orientato alla prevenzione e alla tutela ha permesso ai Consiglieri Bucci (Idv) e Rauti (Pdl) di presentare una proposta di legge regionale denominata "Misure per prevenire e contrastare l'insorgenza dello Stalking", il cui iter legislativo è iniziato il 09/02/2012. Tra le novitè che veranno intropdotte, qualora la legge passasse vi è:
  • Istituzione Servizi Antistalking nelle ASL, con lo scopo di garantire adeguate misure di sostegno a chi sia vittima di questi soprus;
  • Osservatorio Regionale per il monitoraggio del fenomeno e la stipula di Protocolli d'Intesa ad hoc con l'autorità giudiziarie e autorità pubbliche per definire un inter di azione per contrastrare il fenomeno.
Il Blog Sportello Donna seguirà tutto l'iter legislativo e vi informerà costantemente sulle novità salienti che veranno introdotte dalla legge.
Vi ricordiamo che se credete di essere vittime di staking potete comunque rivolgervi allo Sportello Donna dell'Associazione CODICI:
Via A. Einstein 34 - 00146 Roma
Puoi chiamare lo 06/5571996 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 oppure scrivere una mail a sportello.codici.org.

martedì 7 febbraio 2012

Durante la cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012 che si è svolta a Roma durante l'ultima settimana di Gennaio 2012, sono stati resi pubblici i dati in possesso della Procura di Roma riguardanti le iscrizioni di reato. Nel corso del 2011 le iscrizioni per i reati sessuali sono aumentate (da 5.296 si è passati a 5.373) evidenziando, in particolare, per i delitti di violenza sessuale (da 430 a 578) di prostituzione minorile (da 38 a 51), di atti persecutori e di stalking del 16,31% (da 932 a 1.084) e di maltrattamenti in famiglia (da 794 a 861). Si rileva quindi un aumento rilevante di reati denunciati legati alla sfera sessuale e dei reati denunciati che si compiono al'interno delle mure domestiche. La domanda che ci poniamo riguarda le tipologie di assistenza materiale e psicologica delle persone che denunciano tali reati. Sono sufficienti le reti assistenziali che le amministrazioni mettono in campo in questo senso? o piuttosto i soggetti coinvolti non si affidano a reti di solidarietà messe in atto da associazioni di volonatriato e più in generale dagli organismi che operano nel terzo settore?  E voi come la pensate?