venerdì 30 novembre 2012

Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

E' stata firmata  l'11 maggio 2011 la convenzione del Consiglio di Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, nota anche come Convenzione di Istanbul. A settembre il Ministro del Lavoro  e delle Politiche Sociali si era impegnata, garantendo la ratifica della convenzione e le relativa norme di adeguamento dell'ordinamento interno entro la fine di questa legislatura. L'iter parlamentare è ancora in corso.
L'aspetto senz'altro più innovativo di questa Convenzione è rappresentato dal riconoscimento della violenza sulle donne come una "violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione". Tra gli obiettivi si ha la prevenzione della violenza sulle donne, le protezione delle vittime e la perseguibilità penale degli aggressori. 
Seguiremo tutto l'iter parlamentare e vi aggiorneremo al fine di verificare insieme a voi se la ratifica della Convenzione apporterà delle significative maggiori tutele per le donne nel nostro ordinamento interno. 

Cogliamo l'occasione per invitarvi a seguirci anche su fabebook. Abbiamo aperto da  qualche giorno una pagina personalizzata del ns blog  sul più famoso social network. Seguiteci numerosi. Vi invitiamo inoltre a fornirci indicazioni, critiche e suggerimenti.
Il link della nostra pagina facebook SportelloDonnaCODICI.

mercoledì 28 novembre 2012

Bonus per neo mamme lavoratrici

Partirà a gennaio 2013 il nuovo bonus pensato dall'attuale Governo per evitare che le neo mamme abbandonino il lavoro dopo la nascita del primo figlio. Il Governo pare  aver stanziato 20 milioni di euro in tre anni che potranno coprire un numero stimato pari a 11 mila neo mamma.  
In cosa consiste?   Si tratta di un bonus  per baby sitter e asili nido  del valore di 300 euro mensili utilizzabili per 6 mesi fino ad un massimo di 1800 euro. 
Come funzionerà?  Il buono dovrà essere utilizzato solo per pagare l'asilo nido e il versamento verrà fatto direttamente dallo Stato, oppure il pagamento della baby sitter, in tal caso il bonus si attiverà attraverso il meccanismo dei voucher, i buoni di lavoro occasionali. 
Chi sono le beneficiarie?  Tutte le neo mamme che lavorano che rinunceranno al congedo facoltativo dopo la maternità obbligatoria. 
Come si individuano le beneficiarie? Il meccanismo  è sempre lo stesso, le situazioni da finanziare si individuano attraverso il modello Isee e quindi in base alla condizione economica famigliare.  
Le domande verranno presentate on line.
Appena saranno rese note ulteriori indicazioni le divulgheremo.
Fonte: Corriere.it
La riforma del lavoro "Fornero" ...donne al lavoro. 

Tra le varie novità introdotte con la Riforma del Lavoro vi sono quelle che riguardano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. I dati parlano chiaro la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è ancora troppo ridotta, specie nelle zone del sud. Gli ultimi dati Istat rilevano che in Italia il 33% delle donne tra i 25 ed i 54 anni non ha reddito, una neo mamma su 4 perde il lavoro quando rimane incita e che a due anni dal parto il 22% delle donne italiane non ha più il proprio posto di lavoro.  Questi dati sono inoltre particolarmente allarmanti in quanto riguardano tutte le fasce di donne lavoratrici,dalle meno qualificate alle posizioni di vertice. Il divario ovviamente risulta particolarmente ampio nel Mezzogiorno. 
La riforma ha quindi tentato di intervenire per creare dei meccanismi di tutela e di aiuto per l'inserimento delle donne nel mercato del lavoro. 
Tra le novità introdotte:

  • Norme di contrasto alla pratica delle cosiddette "dimissioni in bianco", con modalità semplificate e senza oneri né per il datore di lavoro, né per il lavoratore, per il datore di lavoro il rafforzamento (con l’estensione sino a tre anni di età del bambino) del regime della convalida delle dimissioni rese dalle lavoratrici madri;
  • introduzione del congedo di paternità obbligatorio;
  • Approvazione del regolamento che definisce termini e modalità di attuazione della disciplina delle cd "quote rosa" alle società controllate da pubbliche amministrazioni;
  • Nel rispetto del regolamento (CE) N. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008, agevolazioni  alle assunzioni di donne di qualsiasi età, prive di un impegno regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti nelle regioni ammesse ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali comunitari ( Basilicata,Campania,  Puglia, Calabria, Sicilia), per le donne di tutte le altre regioni i mesi di disoccupazione richiesti sono 24. Per usufruire di questa opportunità basta recarsi all'inps  e compilare la domanda prestampata  con la quale si attesta la immediata disponibilità allo svolgimento di un'attività lavorativa. L'azienda che deciderà di assumere queste donne avrà una riduzione del 50% dei contributi a suo carico per dodici mesi e, nel caso passassero da un contratto a termine ad uno indeterminato lo “sconto” verrebbe esteso a 18 mesi.
Piccoli, troppo piccoli questi passi verso la reale e massiccia tutela delle donne nel mercato del lavoro. 

Scarica qui il testo di legge.

lunedì 26 novembre 2012

Una rete contro la violenza

UNA RETE CONTRO LA VIOLENZA è un progetto finanziato dalla Regione Lombardia, puoi contattarci per qualsiasi informazione e/o sostegno al numero 02/36503438 o per email all'indirizzo: sportello.donna@codici.org. Grazie alla collaborazione del CODICI Centro per i Diritti del Cittadino, l'Associazione Donne Insieme Contro la Violenza ed il sostegno dei Comuni di Vizzolo Predabissi e Lacchiarella e della Città di Melegnano è stato possibile attivare degli sportelli aperti al pubblico nei rispettivi territori. Ecco gli orari e le sedi: SPORTELLO DI MELEGNANO: PALAZZO COMUNALE, ogni Martedì dalle 15:30 ALLE 17:00. SPORTELLO DI VIZZOLO PREDABISSI: PALAZZO COMUNALE, ogni Lunedì dalle 16.00 alle 18:00. SPORTELLO DI LACCHIARELLA: PALAZZINA DI VIA FRIULI 2, ogni Giovedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00.

mercoledì 21 novembre 2012

Stalking, repressione del fenomeno tra associazionismo, prassi giudiziaria e valutazioni psicopatologiche

Ecco il programma completo della giornata di Worshop organizzata per il 24 Novembre al Palazzo di Giustizia di Rimini. alle 9:30 inizieranno gli interventi degli organizzatori e degli specialisti. Ricordiamo, come potete vedere, la Dott.ssa Rossella Talia, Presidente del Tribunale di Rimini e il Segretario Nazionale del Codici che ha organizzato l'evento, il Dottor Ivano Giacomelli.

lunedì 19 novembre 2012

Parla con Lui. Tra violenza fisica e psicologica




Ci si interroga spesso sul significato della violenza, sulle conseguenze generate dai traumi di chi la violenza la subisce. Cosa spinge l’aguzzino a ricorrerne? Quali sono le sue ragioni? Gli studi e i professionisti che analizzano la questione sono in grado di arrivare alle origini del male, capirne le connessioni e gli sviluppi, ma come ovvio, non sono in grado di fornire una ragione plausibile che giustifichi l’atto violento. Ne resta la spina più grande e più dolorosa: il risentimento della vittima. Come a dire che la violenza genera nient’altro che altra violenza, quella implicita, repressa e pericolosa, quella verso se stessi. Così ad iniziare un vortice di autodistruzione in cui il dolore diviene l’unico canale di comunicazione ammissibile. Inutile negare che spesso la violenza nasce nelle quattro mura di casa. Un partner, un compagno o un marito violento. Dicevamo, cosa si cela dietro il ricorso alla violenza, quali sono i pensieri che inducono un uomo all'uso della forza fisica come valore per l’affermazione di sé? Abbiamo rispolverato un bel documentario di Elisabetta Francia e Caterina Serra dal titolo “Parla con lui” realizzato con il sostegno del Ministero delle Pari Opportunità e della Provincia di Milano, che oltrepassa la barriera dando voce al carnefice. Ne ribalta la prospettiva arrivando all’unica conclusione possibile e cioè che la violenza non è forza ma paura. Si potrebbe dire di assistere quasi ad una sorta di catarsi in diretta, spesso inconsapevole. Il quadro che ne viene fuori è spesso quello classico  degli scenari di questo tipo; uomini deboli, il più delle volte disorientati e privi degli strumenti necessari ad affrontare i cambiamenti della società moderna, incapaci quindi di trovare il proprio posto e permettere agli altri di trovare il loro all’interno di qualsiasi rapporto sociale, compreso soprattutto quello di coppia. Ma è interessante anche vedere come le nuove generazioni si rapportano al tema; il documentario ci suggerisce di fare attenzione ad un campanello dall’allarme: i media. La televisione, la pubblicità, Internet spesso forniscono dei modelli di genere alterati, lo sappiamo tutti. Ma come interpretano le nuove generazioni questi segnali, queste immagini di situazioni distorte? Quello che è certo è che adesso come in passato si assiste ancora all’incapacità di gestire le proprie necessità in un’ottica paritaria, da parte di entrambi i sessi.  
 Sensibile al  tema della violenza psicologica e non, il Codici ha organizzato un workshop dal titolo “Stalking, repressione del fenomeno tra associazionismo, prassi giudiziaria a valutazioni psicopatologiche” che si terrà il 24 Novembre  nell’Aula Falcone Borsellino del Palazzo di Giustizia di Rimini alle ore 09:00. A breve il programma.

 

giovedì 15 novembre 2012



L'associazione CODICI è Lieta di presentare il Workshop "Stalking, repressione del fenomeno tra associazionismo, prassi giudiziaria e valutazioni psicopatologiche" che si svolgerà a Rimini presso il palazzo di Giustizia il 24 Novembre 2012. Tutti le cittadine ed i cittadini sono invitati a partecipare. Il convegno sarà un importante momento di approfondimento per conoscere gli aspetti psicopatologici del fenomeno e gli strumenti giuridici per difendersi.
La partecipazione è al convegno è libera e gratuita, chiunque volesse può comunque confermare la sua presenza scrivendo a eventi@codici.org oppure a codici.rimini@codici.org.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI

mercoledì 4 aprile 2012


COMUNICATO STAMPA

ROMA, ENNESIMO CASO DI VIOLENZA SULLE DONNE: IN CRESCITA STUPRI E STALKING

Si è concluso il “Progetto Donna”, realizzato da Codici con il contributo della Regione Lazio: un’iniziativa di prevenzione e contrasto psico-legale contro gli abusi e le violenze

Oggi la notizia dell’ennesimo episodio di stalking: si conoscono sul lavoro, lui, bengalese di 30 anni, comincia a corteggiare la donna, che però non è interessata. Allora cominciano le molestie, le persecuzioni morbose, gli appostamenti sotto casa. Per lei invece, nonostante le denunce, comincia il terrore. Ieri il giovane è stato arrestato per stalking, mentre la vittima, a causa del suo stato di ansia, è dovuta ricorrere alle cure sanitarie del più vicino ospedale.
Purtroppo questo non è un caso isolato: secondo gli  ultimi dati Istat, in Italia una donna su tre è stata vittima dell'aggressività di un uomo. Sono 6 milioni e 743 mila le donne che hanno subito violenza fisica e sessuale (nel 2011 ne sono state uccise 128, dieci in più dell’anno prima).

Secondo le dichiarazioni rilasciate dal Procuratore Aggiunto Maria Monteleone all’Agenzia Dire, inoltre, Roma in particolare si caratterizza per la drammaticità dei suoi trend di crescita: nel 2011 le violenze sessuali aumentano del 34,42%, mentre gli atti persecutori crescono del 16%. Nello specifico, gli stupri passano da 430 casi nel 2010 a 578 nel 2011, mentre le denunce per lo stalking passano da 932 a  1.084.
Il fenomeno sta registrando una tragica crescita, come testimoniato anche dalle 1.279 donne accolte nell’ultimo anno dai centri antiviolenza gestiti dalla Provincia di Roma.

Codici da tempo si occupa di stalking, accogliendo le vittime di molestie, garantendo loro consulenza e supporto legale. I casi seguiti dall’associazione raccontano di diverse tipologie di vittime: ci sono le donne di mezza età, con figli, che concluso un rapporto di convivenza non sanno come gestire telefonate insistenti e morbose, appostamenti e molestie.  Poi ci sono ragazze più giovani, tra i 30 e i 40 anni, che hanno a che fare con ex fidanzati che non accettano la separazione, diventando così insistenti da incutere timore. Ci sono anche casi di donne in condizioni di squilibrio psicologico e forte debolezza, che diventano prede facili di uomini violenti e ossessivi.
La maggior parte dei casi sono donne, anche se non mancano, a volte, casi di uomini che subiscono violenze e pressioni psicologiche da parte di altri uomini.
Il tratto che purtroppo accomuna le vittime è la paura: spesso, al coraggio di prendere un appuntamento con l’avvocato, che si richiede esplicitamente di genere femminile, a volte non consegue la forza di presentarsi all’incontro. Le vittime, inoltre, entrano frequentemente in stati di ansia e di vera e propria depressione, sentendosi impossibilitate a vivere una vita normale.

Con riguardo a quanto appena detto, si è da poco concluso il “Progetto Donna” di Codici, realizzato con il contributo della Regione Lazio: un’iniziativa di prevenzione e contrasto psico-legale contro gli abusi e le violenze al genere femminile. Il progetto si è proposto di sviluppare una rete informativa di facile e veloce accesso, che attraverso un intervento concreto sul territorio ha favorito un servizio immediato di aiuto per la donna vittima di abusi.
In particolare, l’associazione si è occupata delle seguenti attività:

  • ·        disponibilità all’ascolto,
  • ·        consulenza legale sia extra giudiziale che giudiziale,
  • ·        diffusione di informazioni sulle modalità per ottenere l’accesso al gratuito patrocinio,
  • ·        implementazione di un percorso di effettiva tutela dei diritti delle donne interessate,
  • ·        attivazione di una rete di relazioni positive, che vanno da quelle con le associazioni, gli enti pubblici e privati esistenti sul territorio regionale, predisposti già da tempo per permettere alle donne bisognose di trovare alloggi di emergenza e per prestare loro un aiuto economico immediato.


Codici ricorda a tutte le vittime di stalking che l’associazione continua ad occuparsi della problematica, mettendo a disposizione il blog http://sportellodonnalazio.blogspot.it/ e lo sportello di via Einstein 34 – 00134 Roma, contattabile all’indirizzo e-mail  sportello.codici@codici.org oppure chiamando lo 065571996 dal lunedì a venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00.

“Si percepisce un chiaro aumento dei reati di violenza contro la persona, soprattutto contro le donne – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - Questo trend va fermato con azioni di prevenzione e sostegno alle vittime: motivo per cui abbiamo portato avanti  il Progetto Donna del Codici”.
Roma 3 aprile 2012

Susanna Ficara
Dipartimento Comunicazione Codici, Centro per i Diritti del Cittadino

La rassegna Stampa(clicca sul nome delle testata per leggere l'articolo):
Globalist Syndication 


WOMEN AT WORK (PARTE SECONDA)

Si è conclusa il 09 marzo la 56esima sessione programmatica della Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione delle Donne (CSW), ai lavori hanno partecipato stati nazionali, associazioni non governativi, organizzazioni internazionali, gruppi regionali ed agenzie delle nazioni Unite. La commissione non ha adottato conclusioni condivise circa il priority theme, altrimenti detto area prioritaria, "L'empowerment delle donne rurali e il loro ruolo nella lotta alla povertà e alla fame, lo sviluppo e le sfide attuali". Sul sito della Commissione è possibile trovare dei documenti anticipatori rispetto alle risoluzioni adottate; dopo una lettura dei documenti presenti on line ci è sembrato degno di particolare nota l'invito agli stati ed alle organizzazioni ad includere nei loro progetti di sviluppo azioni rivolte all'abolizione del matrimonio forzato in giovanissima età, rivolti altresì alla tutela in ambito sanitario della donna nel momento in cui questa è in stato di gravidanza, anche in termini di autotutela. E' stato inoltre nuovamente messo in evidenzia il problema della registrazione anagrafiche nei paesi in via di sviluppo o sottosviluppati  affinché venga creato un sistema di registrazione delle nascite e dei decessi  e che venga conservato dalle pubbliche amministrazioni locali, così che la comunità internazionale e gli analisti possano aver più fonti su cui analizzare, a più livelli, il tasso di mortalità delle donne durante il periodo di gestazione. La 56esima sessione programmatica ha inoltre rinnovato   formalmente i contenuti e le proposte fatte alla Conferenza di Pechino "Indigenous women: beyond the ten-year review of the Beijing Declaration and Platform for Action" ponendo così   l'attenzione sulla valorizzazione delle tradizioni per il reinserimento delle donne indigenti all'interno del mercato del lavoro e per la crescita famigliare.
Il tema del prossimo anno per la57esima sessione programmatica della Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione della donna (CSW) sarà "L'eliminazione e la prevenzione di ogni forma di violenza di genere contro le donne e le ragazze"
Tutti i documenti sono scaricabili a questo link.


giovedì 8 marzo 2012


IL CORAGGIO DEL DOLORE

Avevamo pensato di celebrare  la Giornata Internazionale della Donna attraverso le immagini di un film che ci aveva incuriosito. Il film di cui vovelavamo parlarvi è "E ora dove andiamo?" di Nadine Labaki che qualche anno fa ci aveva già emozionato con "Caramel" - uno sguardo sul mondo femminile all'interno di un salone di bellezza di Beirut tra cerette al caramello ( da cui il titolo) e confessioni. Questa volta la Labaki ci parla di guerra, di religione, di odio e violenza attraverso lo sguardo delle donne di un villaggio libanese per metà cattolico e per metà musulmano, della loro capacità  di tentare l'impossibile per impedire che l'odio e la violenza divampi tra i loro uomini.
 Al cinema ci siamo andati, il film l'abbiamo visto ed amato dai primi intensi fotogrammi, però non abbiamo realizzato la nostra idea, ovvero quella  di una chiaccherata a due voci -una maschile ed una femminile- sulle sensazioni che il film ci ha dato. Non l'abbiamo fatto per l'intesità del tema trattato. Vogliamo però al contempo omaggiare le donne rappresentate in  questo film ricordarle proprio in questa data, rispettare il loro dolore ma allo stesso tempo ringraziarle per il loro impegno silenzioso, creativo, costante nel combattere una cultura che insegna  loro  a reprimere i propri sentimenti tanto da esplodere nei loro bisogni impliciti di fratellanza. Oggi è il giorno delle donne che scelgono e le donne di questo film ci costringono ad una scelta, quella da che parte stare per sapere dove andare.


domenica 4 marzo 2012

DONNE E MERCATO DEL LAVORO - LE PROPOSTE DEL MINISTRO FORNERO
Nel precedente post antipavamo le dichiarazioni del Ministro Fornero circa la possibilità che un intero capitolo della riforma del mercato del lavoro potesse riguardare le donne, oggi vorremmo cercare di mettere a fuoco la situazione, dati alla mano, sulla condizione lavorativa femminile e le reali proposte che il ministro paventa.  
Elsa Fornero Ministrodel Lavoro e delle Politiche sociali
Non è del tutto inopportuno dire che le donne sono sempre più a margini del mercato del lavoro. Meno di una donna su due lavora, l'occupazione femminile è diminuta nel biennio 2008-2010 di 103 mila unità, inoltre ad aggravare la situazione vi è  il nuovo dato circa le tipologie contrattualistiche; la percentuale di donne che risulta essere occupata in lavori precari e per più tempo è maggiore rispetto a quella che riguarda gli uomini (dati Istat www.istat.it). Non ci dilunghiamo oltre nella presentazione dei dati consultabili comunque sul sito dell'ISTAT. Quello che invece vorremmo evidenziare è il preocuppante dato che riguarda il tasso di inattività delle donne tra i più alti a livello europeo, aumenta quindi la percentuale di donne in età attiva che si autoesclude dal mercato del lavoro, dato questo che andrebbe letto probabilmente in relazione alla mancanza di un reale investimento in  politiche familiari.
Se questo è il quadro di massima della condizione lavorativa femminile, le proposte del Ministro si riassumo sostanzialmnente in revisione degli ammortizzatori sociali, e flessibilità "buona". Proprio questa mattina il Ministro ha inviato una lettera aperta al quotidiano la "La stampa" nella quale scrive "Per realizzare un mercato del lavoro dinamico, capace di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità, è necessario ripristinare la coerenza, adeguando il sistema di ammortizzatori e riconducendo, nel contempo, la necessaria flessibilità del lavoro, senza trasformarla in precarietà. (...) Un mercato del lavoro dinamico, con flessibilità più equamente distribuita e adeguatamente remunerata e con ammortizzatori universalistici rappresenta un ingrediente essenziale di una ricetta più complessa per rimediare alle debolezze strutturali del Paese".  
Il Ministro inoltre ha dichiarato che la riforma, pur rappresentando un elemento essenziale per colmare le debolezze strutturali del paese non è sufficiente a garantire benessere. La Fornero inoltre prevede anche un maggiore impegno degli strumenti esistenti come il Fondo Sociale Europeo. Il FSE fa parte dei Fondi strutturali  dell'UE, volto ad incentivare la coesione sociale ed economica negli Stati Membri si dedica alla promozione dell'occupazione di questi. Per maggiori in formazioni vi invitiamo a consultare il sito del Fondo Sociale Europeo.
I problemi appaiono dunque molteplici e le soluzioni, prima che il sistema- mercato del lavoro- colassi, vanno prese in fretta ma è necessario il consenso delle parti sociali. Non possiamo prevedere se il Ministro riuscirà a presentare la riforma in Parlamento entro marzo ma ci auguriamo che quella che verrà presentata sarà presa in accrodi con tutte le parti sociali e che vengano prese le opportune misure per lavorizzare la donna nel mercato del lavoro.
FONTE; La Stampa

martedì 28 febbraio 2012


 
  WOMEN AT WORK
E' iniziata ieri 27 febbraio 2012 e proseguirà fino al  9 marzo 2012 la 56esima Sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione delle Donne (CSW).  Ogni anno viene definita una area prioritaria (priority theme), quest'anno sarà "L'empowerment delle donne rurali e il loro ruolo nella lotta alla povertà e alla fame, lo sviluppo e le sfide attuali". Oltre all'analisi e la discussione sul priority theme viene poi preso in riesame il tema princiaple della precedente discussione, in particolare si tratta del  "finanziamento dell’eguaglianza di genere e dell'empowerment delle donne", il tema emergente sarà invece "Il coinvolgimento dei giovani nella promozione dell’eguaglianza di genere". Le tematiche che verranno quindi affrontate saranno la politica delle pari opportunità, l'adozioni di risoluzioni sulla mortalità materna, sulla diffusione dell'HIV, sulle mutiliazioni genitali femminili, sulle questioni di genere in relazioni ai disatri naturali e last but not least il coinvolgimento delle nuove generazioni rispetto alla diffusione della cultura dell'eguaglianza di genere. Noi di Sportello Donna seguiremo  i lavori della CSW e vi aggiorneremo relazionadovi sul documento finale che verrà elaborato. 
Un evento parallelo, “La messa al bando mondiale delle mutilazioni genitali femminili: dalla Decisione dell'Unione Africana a una Risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite”, organizzato da Non c’è Pace Senza Giustizia insieme alla Coalizione Ban FGM, ha portato ieri in auge la questione spinosa delle mutilazioni genitali femminili, lanciando una petizione on line per chiedere all’Onu la messa al bando universale di quella “pratica crudele che ogni giorno miete 8000 giovani vittime”, la petizione è disponibile sul sito di Non c'è pace senza Giustizia. Ai lavori ha partecipato anche il Ministro Elsa Fornero che ha rilasciato  un'intervista  a Rampini de "La Repubblica", proprio nel giorno in cui venivano resi noti i dati Eurostat sui salari degli italiani classificandoli tra i più bassi in Europa. Il ministro ha reso noto nell'intervista che un intero capitolo della sua riforma al mercato del lavoro sarà dedicato alle donne, per combattere discriminazioni. La Fornero nell'intervista dichiara inoltre che  vigilerà  affinchè il concetto di  flessibilità non contenga appunto elementi di discriminazione, verificando che non si configurino come assenze ingiustificate le assenze per maternità.
 Oggi abbiamo voluto aggiornarsi rispetto ad un appuntamento importante per tutte le donne nel mondo come l'annuale sessione del CSW, nella quale vengono identificate le sfide e formulate le politiche  per promuovere la parità dei generi e l'empowerment  delle donne in tutto il mondo ma abbiamo voluto anche lanciare uno sguardo anche ai problemi di "casa nostra".  




venerdì 24 febbraio 2012

APPROVATA IN COMMISSIONE SANITA' LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE PER PREVENIRE E CONTRASTARE LO STALKING 

Vi avevamo promesso che vi avremmo informato costantemente sulla porposta di legge "Misure per prevenire e contrastare l'insorgenza dello Stalking" e così facciamo. Ieri la Commissione Sanità della Regione Lazio ha approvato all'unanimità la proposta di legge accogliendo anche due emendamenti.
La proposta legge, come ricordato in una nota stampa dal Presidente della Commissione Alessandra Mandarelli, poneva in capo alle ASL l'istituzione dei servizi antistalking. La proposta approvata ieri ha allargato la previsione anche ai Centri antiviolenza e alle strutture già presenti sul territorio, in coerenza con il piano socio-assistenziale regionale e con il piano sanitario regionale. Potranno inoltre essere offerti anche servizi antistalking in collaborazione con le organizzazioni senza fini di lucro. 
Sono stati infine approvati anche due emendamenti proposti dal Consigliere Antonio Paris (Gruppo Misto), l'uno a favore delle vittime  e l'altro per il recupero dei persecutori. 
La Proposta di legge così come approvata in Commissione sanità, permetterà lo sviluppo dei servizi territoriali antistalking anche di quelli già esistenti e promuoverà il coinvolgimento di Organizzazioni senza fine di lucro per l'assistenza delle vittime ma anche per il recupero dei persecutori. Alla Regione spetterà quindi la "promozione ed il monitoraggio di progetti integrati di prevenzione e di comunicazione sul reato", come dichiarato dalla Consigliera Isabella Rauti (PdL).
Vi ricordiamo che se credete di essere vittima di reato di Stalking potete rivolgervi al nostro sportello:
Dal Lun al ven dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 15 alle ore 19
Via Einstein 34 - Roma (Zona Marconi)
Tel 065571996 
Email: segreteria.sportello@codici.org

giovedì 23 febbraio 2012

CONCORSO LETTERARIO AL FEMMINILE ALLA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Il Caffè Letterario della Casa Internazionale delle Donna ha indetto il concorso  "Incontrarsi". Il concorso letterario si propone di dar voce alle donne native o residenti nella Provincia di Roma incoraggiandone appunto "l'incontro", da qui il nome del progetto. Incontro dunque, come momento di conoscenza reciproca e di scambio attraverso la comparazione di vari punti di vista sul nostro mondo comune, proponendosi di dar voce alle donne di seconda generazione, alle migranti, e di chi è nata  e vissuta qui da sempre. 
Abbiamo scovato questo concorso sul web e con piacere aiutiamo a  divulgare l'informazione. Ricordiamo a tutte quelle donne che volessero partecipare che il concorso scadrà il 31 marzo 2012.
Clica qui per conoscere il bando:

mercoledì 22 febbraio 2012


 QUOTE ROSA - COMUNE DI ROMA - LA DECISONE DEL TAR

Vi aggiorniamo sulla vicenda "quote rosa - Comune di Roma". Due giorni fa anticipavamo che oggi ci sarebbe stata l'udienza del Tar Lazio sul ricorso presentato da alcune consigliere d'opposizione per il mancato rispetto delle quote rosa nella Giunta Alemanno. La II sezione del TAR Lazio ha fissato un'ulteriore udienza per decidere direttamente nel merito rispetto al ricorso. Il ricorso quindi prosegue il suo iter nonostante il primo cittadino abbia  compiuto un mini rimpasto  proprio lo scorso giorno,  con la nomina di  Lucia Funari alla guida dell'Assessorato alle Politiche del Patrimonio e della Casa. Rimpasto forse, compiuto proprio in vista dell'udienza di oggi. 
Il ricorso resta in piedi, disattendo probilmente le aspettative della Giunta Capitolina, I legali delle ricorrenti hanno inoltre fatto sapere che chiederanno inoltre che il Comune dia condannato a pagare le spese.
Noi di Sportello Donna continueremo a seguire la vicenda ed informarvi costantemente.
FONTE Ansa; http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/lazio/2012/02/22/visualizza_new.html_102408494.html

martedì 21 febbraio 2012

LA TUTELA DEL PERIODO DI GRAVIDANZA IN RAI... 
Proprio ieri parlavamo delle "quote rosa" mentre sul web rimbalzava la notizia della denuncia di una clausola contenuta  punto 10 del contratto delle  lavoratori atipici nell'azienda RAI Radio Televione Italiana, dal  gruppo di coordinamento dei giornalisti precari di Roma, Errori di Stampa. Tale punto recita: "In caso di sua malattia, infortunio, gravidanza, causa di forza maggiore, o altre cause di impedimento insorte durante l’ esecuzione del contratto, Ella dovrà darcene tempestivamente comunicazione. Resta inteso che, qualora per tali fatti Ella non adempia alle prestazioni convenute, fermo restando il diritto della Rai, di utilizzare le prestazioni già acquisite, le saranno dedotti i compensi relativi alle prestazioni non effettuate. Comunque, ove i fatti richiamati, impedissero a nostro parere, il regolare e continuativo adempimento delle obbligazioni convenute nella presente, quest’ ultima potrà essere da noi risoluta di diritto, senza alcun compenso o indennizzo a suo favore".
L'interpretazione della norma appare chiara per Errori di Stampa; la RAI  si riserva di poter valutare l'incidenza dell'eventuale gravidanza in termini di produttività lavorativa e nei in casi in cui la giudicasse compromessa si riserva la facoltà di sciogliere il contratto.
Ovviamente  a seguito della denuncia sono state molte le dichiarazione da parte  dei maggiori Sindacati, tra i quali  troviamo la Camusso-segretario della CGIL, Bonanno - segretario della CISL  e più in generale politici di destra e di sinistra. La direttrice generale dell RAI, Lorenza Lei ha dichiarato di dare incarico per valutare le modifiche a tale clausola. 
Mentre in Europa si cerca di trovare un accordo comune  che vincoli i paesi membri  a rendere obbligatoria per legge la presenza femminile in incarichi chiave nelle maggiori azienze (quelle quotate in borsa), in Italia le lavoratrici precarie non sono tutelate neppure in una delle più grandi azienda nazionali. Le donne sono ancora  costrette a scegliere tra il lavoro e la possibilità di avere una bambino. 
Non sappiamo se, come ci auriamo, il "punto 10" verrà modificato ma possiamo aggiungerci alle voci di quanti chiedono l'introduzione, in tutte le tipologie di contratti di lavoro, di clausole che  tutelino la donna e si eliminino certe anacronistiche norme capestro.
Copia del contratto incriminato





     
Fonte;ERRORIDISTAMPA http://erroridistamparm.blogspot.com/2012/02/lettera-di-eds-lorenza-lei-cancellare_20.html

lunedì 20 febbraio 2012

QUOTE ROSA - DIBATTITO IN CORSO

In Italia è entrata in vigore lo scorso agosto la legge 120/2011 che rende obbligatorie le quote rosa in tutti gli organi di amminstrazione e di controllo delle società quotate in borsa. Questo provvedimento allinea l'Italia a paesi come la Norvegia, la Francia, la Spagna e l'Olanda, stabilendo che i cda di tale aziende siano composti per almeno un quinto da donne dal 2012 e dal 2015 la quota dovrà essere aumentata ad un terzo. A tal proposito proprio poche ora fa, è stato dato il via libera anche dalla CONSOB alla completa attuazione di della modifica introdotta al Regolamento Emittenti  che stabilisce nel dettaglio le modifiche statutarie che devono essere apportate per garantire una partecipazione equilibrata tra generi. 
Proprio qualche giorno fa a Bruxelles in un dibattito pubblico,  il Ministro del Welfare Elsa Fornero, annunciava l'intenzione di estendere le quote rosa anche nei consigli di amministrazione delle società a controllo pubblico ed a istituzione politiche.L'ipotesi di imporre a livello UE le quote rosa sembra però molto lontana, vi sono infatti paesi che si sono pronunciati contro tali quote (Gran Bretagna, Slovacchia, Lituania e Lettonia).
La questione delle "quote rosa" apre infatti un serrato dibattito; tutelano la donna concendole opportunità per troppo tempo negate oppure sono invece lesive dell'intelligenza femminile mettendo in dubbio capacità e competenze riconosciute solo "attraverso la legge"? 
A tal proposito vorremmo evidenziare cosa sta accedendo nella giunta romana dallo scorso luglio. Lo Statuto del Comune di Roma riconosce all'art 5 il "Principo delle Pari opportunità in materia di Nomine". Il TAR del Lazio ha accolto i ricorsi proposti dai Verdi di Bonelli, dalle consigliere comunali di Roma di Pd e Sel Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni, e dalle consigliere di Parità della provincia di Roma e della regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli e nello scorso 15 luglio ha emesso la sentenza di annullamento della giunta comunale per mancato rispetto delle "quote rosa". A seguito della sentenza Alemanno fu costretto ad emettere un'ordinanza in cui assegnava più poteri a Sveva Belviso, vicesindaco, ed ad Rosella Sensi, assegnata ai Grandi eventi. A settembre la consigliera alla Parita' della provincia di Roma, Francesca Bagni, la consigliera alla Parita' della Regione Lazio, Alida Castelli, e le consigliere del Comune di Roma del Pd, Monica Cirinna', e di Sinistra e liberta', Maria Gemma Azzun depositano presso il TAR Lazio un nuovo ricorso sostenendo che i provvedimenti presi da Alemanno sono insufficienti per garantire le cosiddette quote rosa all'interno della giunta capitolina. Mercoledì vi sarà l'udienza ed Alemanno  è giunto alla decisione di sostiture Alfredo Antoniozzi con Lucia Funari alla guida dell'Assessorato alle Politiche del Patrimonio e della Casa e a nominato Ester Mieli  portavoce del sindaco di Roma.
La vicenda romana è significativa; un ente si autodisciplina in tale ambito riconoscendo egualità di opportunità a uomini e donne salvo poi non essere in grado di garantire il rispetto della norma che si è autoimposto. Non sarebbe opportuno invece che il Parlamente desse chiare direttive in tale ambito? Perchè le donne del terzo millennio non riescono ad conquistare autonomamente incarichi dirigenziali e politici?  Speriamo nell'apertura di  un sincero dibattito pubblico che coinvolga la società civile non solo sull'eventuale normativa in questo senso ma anche sulle tutele della donna nel posto di lavoro. E voi come la pensate?
Fonti:
Ansa http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/europa/2012/02/17/visualizza_new.html_101426193.html
Corriere della Sera http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_febbraio_20/rimpasto-rosa-giunta-alemanno-1903359837308.shtml
Delibera CONSOB http://www.consob.it/main/documenti/bollettino2012/d18098.htm

giovedì 16 febbraio 2012

 DIRITTI DELLE DONNE - SITUAZIONE IN ITALIA

Copertina del Rapporto "30 anni Cedaw"
Le donne italiane ancora oggi  sono vittime di discriminazioni e forma di violenza. Nel lontano giugno del 1985 l'Italia ratificò facendone propri tutti gli effetti, la "Convenzione sull'Eliminazione di ogni forma di Discriminazione contro le Donne" impegnandosi così ad uniformare la proria legislazione ai principi fondamentali espressi nella Convenzione per ciò che concerne la tutela delle donne in materia di lavoro, di maternità e di parità fra i coniugi. Parte dei contenuti della Convenzione sono stati comunque disattesi in Italia. Come tutti sappiamo esistono per le donne discriminazioni nel welfare, nei diritti sessuali e nella salute riproduttiva. Un gruppo di ONG e studiose hanno stilato un "Rapporto Ombra" in merito allo stato di attuazione da parte dell’Italia della Convenzione ONU per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione nei Confronti della Donna (CEDAW). Il rapporto analizza punto per punto i vuoti normativi nella legislazione italiana. A seguito della pubblicazione del  "Rapporto Ombra" il Comitato Onu incaricato di vigilare sull’applicazione della convenzione internazionale Cedaw, ha lavorato per sei mesi per stilare il suo rapporto sulla situazione dei diritti delle donne in Italia e invitarla a prendere opportuni provvedimenti. Il Comitato ha per prima cosa denunciato  la rappresentazione della donna quale oggetto sessuale e per gli stereotipi circa i ruoli e le responsabilità dell’uomo e della donna nella famiglia e nella società. Tale rappresentazioni minano la posizione sociale della donna emarginandola in una posizione svantaggiata nei più disparati settori. In Italia infatti il numero delle donne parlamentari è tra i più bassi in Europa e nel mondo, stessa cosa negli ambienti accademici, nonstante le donne rappresentino il 58% dei laureati italiani solo il 12% dei professori ordinari è rappresentato da donne, per non parlare dei dati inerenti la violenza maschile domestica o non, sulle donne. Il Comitato ha invitato quindi il Governo Italiano ad attenersi alla convenzione mondiale ed ad invitano ora il nostro Paese a ratificare quanto prima la Convenzione del Consiglio d’Europa siglata ad Istanbul l'11 maggio del 2011 e ancora né firmata né ratificata dall'Italia. La ratifica di questo documento sarebbe molto importante perchè questo nuovo trattato è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza. Il Comitato invita inoltre lo Stato Italiano fornire maggiore assistenza in  termini sanitari, logistici e psicologici a quelle donne che decidono di scappare dalla violenza o denunciare abusi e soprusi. 

Fonte: Diritto di Critica http://www.dirittodicritica.com/2012/01/19/onu-italia-pari-opportunita-33336/

Per approfondimenti:
Rete Pari Opportunità  http://www.retepariopportunita.it/DefaultDesktop.aspx?page=3099
Rapporto Ombra Completo http://www.retepariopportunita.it/Rete_Pari_Opportunita/UserFiles/ONU/RapportoOmbra_versioneitaliana.pdf
Convenzione ONU per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione nei Confronti della Donna (CEDAW) http://www.un.org/womenwatch/daw/cedaw/
Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza nei confronti delle donne http://conventions.coe.int/Treaty/EN/Treaties/Html/210.htm

martedì 14 febbraio 2012

Whitney Houston e Bobby Brown
Una delle più belle voci femminili della scena musicale mondiale è morta qualche giorno in hotel di Beverly Hills. La carriera della cantante è stata costellata di grandi successi ma anche indosolubilmente legata ad eccessi di droga. Alla notizia della morta della Houston vi è stata una rivolta dei suoi fans sul web e su tutti i social network, questi hanno accusato il suo ex compagno Mr Brown di averla "uccisa" istigandola ad una vita di eccessi e sgregolatezze. Non siamo i primi sul web a parlare quindi del rapporto "corrotto" tra la Houston e l'ex marito che faceva della cantante una vittima al punto da generare in lei comportamenti autolesionistici, tali comportamenti  sono infatti comuni tra le persone che assumone regolarmente droghe. Ci chiediamo quindi se  in questo caso e in altri casi, molto più frequentemente di quanto non ci si potrebbe aspettare, non abbia influito il rapporto con l'ex marito anch'egli tossocomane. Esistono rapporti corrotti, malati nei quali l'uno trasciana nelle proprie nevrosi, abusi e violenze l'altro? Sono molti gli studiosi che hanno concentrato i loro studi sull'analisi dei rapporti tra i generi e sulle conseguenze di relazioni patologiche. Qui non vorremmo riproporvi sinteticamente l'analisi finale dei loro studi  ma chiedervi se secondo voi la mancata denuncia di reati all'interno delle mura domestiche non abbia origine proprio in questi rapporti deviati. Quanto all'interno di una relazione si è in grado di sopportare per amore, per paura o per qualsiasi altro sentimento?   Oppure come mi è capitato di leggere nel commento ad un post del blog 27ora di corriere.it  siamo come moderne Catherine Earnshaw, l'eroina di Cime Tempestose, vittime di noi stesse  e delle nostre paure ed incapacità?